Nel 1990 il Gran Maestro Charles Phan Hoang, dopo una trentina d'anni di pratica assidua presenta ufficialmente il movimento del VTC con l'intento, secondo le parole del maestro, di rendere l'uomo felice, conseguenza dello stato di buona salute, di equilibrio, di gioia, di star bene con se stesso e di conseguenza con il mondo intero.
è a metà tra arte marziale e tecniche di buona salute, lavora sull'energia vitale della persona e pone molta attenzione alla respirazione e all'armonia del corpo, è adatta a qualsiasi età e costituzione fisica. Conoscere il VTC significa soprattutto praticarlo. La pratica costante migliora la propria condizione, l'elasticità fisico-mentale, l'equilibrio e la calma dello spirito. E' adatto a tutti, anche a chi pratica un'altra disciplina sportiva o marziale poiché nella sua struttura comprende una ricca varietà di movimenti che a seconda dello scopo possono essere utilizzati e integrati nel continuo miglioramento di se stessi.
Quest'arte è definita in vari modi come "l'arte del mantenimento della propia salute", "l'arte del vivere meglio".
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Viet = Superarsi | Tai = Coltivare | Chi = Volontà/Energia |
Coltivare l'energia per elevarsi |
Quest'arte è definita in vari modi come "l'arte del mantenimento della propia salute", "l'arte del vivere meglio".
Il simbolo del Viettaichi è stato ideato dal Gran Maestro Phan Hoang con l'intenzione di rappresentare sinteticamente la storia e i diversi significati del Viettaichi. La simbologia di base è rappresentata dal cerchio bianco e nero di yin e yang nel quale, però, non c'è segno di evoluzione. Il Maestro lo ha modificato e ci ha messo anzitutto i colori; inoltre i due cerchi piccoli all'interno del simbolo, il bianco nel nero e il nero nel bianco, sono diventati un seme ed una stella. Cercando di spiegare il disegno ed i colori si può dire che il cielo è rappresentato dal colore rosso, la terra dal nero. L'uno sta in alto e l'altro sta in basso: in mezzo c'è l'uomo, rappresentato dal giallo, che sostiene con le braccia il cielo, che è stabile ed immutabile, e nel contempo ha i piedi radicati nella terra, nella società che cambia sotto di noi. Procedendo dall'esterno all'interno del simbolo incontriamo le 12 onde nere che rappresentano i rapporti causa-effetto che incontriamo nella vita, rimanendo dunque, anche nei momenti dolorosi, sempre coerenti con noi stessi, tra cielo e terra, volgendo il pensiero sempre verso l'alto e adattandoci con la parte bassa ai mutamenti della vita. I 5 colori fondamentali e i 5 materiali fondamentali individuano e compiono un ciclo, il fuoco (rosso) crea la cenere (terra) dalla quale si estrae il metallo che il fuoco rende liquido fino a trasformarlo in vapore che ricade a nutrire il legno che può di nuovo accendere un fuoco... Tutto questo è racchiuso nel simbolo che, quando il Maestro è lontano deve, essere un mezzo attraverso il quale ricordare i suoi insegnamenti.
Le TECNICHE del Viettaichi sono numerose e molto ricche. Sono state elaborate in modo scientifico conformemente al codice "BAT NGUYEN" (gli otto principi dell'arte) e trovano la loro applicazione nella vita di tutti i giorni. Ogni movimento è indipendente e possiede una sua propria efficacia. Ogni "QUYEN" (insieme di movimenti concatenati) ha le sue basi scientifiche e filosofiche.
Le tecniche del Viettaichi sono raggruppate in tre famiglie di "QUYEN":
HUNG QUYEN | movimenti dinamici |
NHU QUYEN | movimenti morbidi |
TINH QUYEN | movimenti lenti |
In funzione della capacità dei praticanti, ogni movimento comporta una scala di nove livelli "CUU DOAN" secondo il grado di perfezionamento.
TINH QUYEN | NHU QUYEN | HUNG QUYEN |
Dai Lao | Le Bo | Loi Ho |
Huu Vo | Kiem Long | Thien Long |
Tuyet Phong | Van Ba | Phi Dieu |
Khai Hoat | Tu Dieu | Than Xa |
Truong Mien | Ngu Bo | Thach Hau |
Minh Khong | Luc Dieu | Kim Loc |
Van Phap | Thin Mat | Sinh Lo |
Tinh Cau | Bat Khi | Khai Mon |
Tue Tinh | Tue Mon | Mat Mon |
Ngoc Dinh | Bat Nha | Dai Bi |
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IL DAI LAO - Tinh Quyen (forma con movimenti lenti)
Nel Dai Lao vi è un movimento interessante particolarmente amato dal praticante, qual'è?
Da sempre sono esistite diverse linee di pensiero sull’esistenza e sull’individuazione del punto Menh Mon; per alcuni tale punto si trovava dietro la schiena a livello lombare, per altri invece sotto l’ombelico.
Analizzando la questione, Hai Thuong aveva confutato la prima tesi spiegando perché il punto non poteva essere lì e poi fece lo stesso con la seconda tesi.
Dedusse, infine, che il punto si trovava nel mezzo (in pancia) e che si trattava del nostro 2° “cervello”.
Secondo la tradizione il nostro cervello (quello che abbiamo nella testa) lancia dei messaggi neurologici che ci fanno agire a determinate situazioni.
Hai Thuong, invece, sostenne che esistono in noi due cervelli: il primo, quello nella nostra testa ,che ha funzione meramente meccanica ed un secondo, quello nella pancia (corrispondente con il punto Menh Mon), che è fonte della nostra volontà; è da lì che partono i messaggi di azione. Il primo è il “re”, il secondo il “generale”.
Nelle arti marziali possiamo trovarne dimostrazione quando ad un attacco ci si difende con un movimento che non nasce da un pensiero elaborato nella nostra testa, ma proviene direttamente dalla “pancia”, cioè senza pensiero.
Da una decina di anni questa teoria viene riconosciuta e vi sono anche cliniche che, ad es., fanno massaggi specifici rispettando questo principio.
Il movimento del Dai Lao “scacciare le malattie”, in realtà si chiama Hai Thuong perché non vuol dire solo allontanare il male, la malattia, ma rappresenta e racchiude tutta la vita e gli studi fatti dal medico che è diventato così il Maestro di Phan Hoang, che per riconoscenza gli ha dedicato tale movimento.
"SCACCIARE LE MALATTIE" ovvero IL MOVIMENTO IN ONORE DEL MAESTRO HAI THUONG
Phan Hoang racconta:
Vissuto qualche secolo fa, Hai Thuong (“sopra l’oceano” chiamato anche Lan Ong – "mister pigrizia") era un medico ed economista che coltivava anche le arti marziali, era stato generale nell’esercito e fu il primo che studiò e scritto un trattato sull’economia della medicina. Scrisse molti trattati sulla ricerca della “via segreta”. Lo stesso maestro Phan Hoang ne conserva le copie.Da sempre sono esistite diverse linee di pensiero sull’esistenza e sull’individuazione del punto Menh Mon; per alcuni tale punto si trovava dietro la schiena a livello lombare, per altri invece sotto l’ombelico.
Il Punto Meng Mon ed il Punto Than Du (stimolato nella forma del Tinh Mat) |
Dedusse, infine, che il punto si trovava nel mezzo (in pancia) e che si trattava del nostro 2° “cervello”.
Secondo la tradizione il nostro cervello (quello che abbiamo nella testa) lancia dei messaggi neurologici che ci fanno agire a determinate situazioni.
Hai Thuong, invece, sostenne che esistono in noi due cervelli: il primo, quello nella nostra testa ,che ha funzione meramente meccanica ed un secondo, quello nella pancia (corrispondente con il punto Menh Mon), che è fonte della nostra volontà; è da lì che partono i messaggi di azione. Il primo è il “re”, il secondo il “generale”.
Nelle arti marziali possiamo trovarne dimostrazione quando ad un attacco ci si difende con un movimento che non nasce da un pensiero elaborato nella nostra testa, ma proviene direttamente dalla “pancia”, cioè senza pensiero.
Da una decina di anni questa teoria viene riconosciuta e vi sono anche cliniche che, ad es., fanno massaggi specifici rispettando questo principio.
Il movimento del Dai Lao “scacciare le malattie”, in realtà si chiama Hai Thuong perché non vuol dire solo allontanare il male, la malattia, ma rappresenta e racchiude tutta la vita e gli studi fatti dal medico che è diventato così il Maestro di Phan Hoang, che per riconoscenza gli ha dedicato tale movimento.
Appunti dallo stage di La Spezia - 2008 (Binh Lam)
"Mossa coraggiosa...per un cervello!" |
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