giovedì 1 giugno 2017

Luc Dieu - I sei movimenti meravigliosi

Lezione di scambio 2017

Questa é la mia interpretazione del Luc Dieu, I sei movimenti meravigliosi. Un’interpretazione che si sofferma brevemente su ogni movimento fornendo una lettura di cosa ha prodotto in me questa forma alla luce del significato impresso dal Gran Maestro, delle letture, dell’averla eseguita. Sono movimenti che si rifanno talvolta ad aspetti più spirituali, altri ad aspetti più terreni e materiali. Una visione lucida, la calma, la consapevolezza, la forza del nostro centro, possono aiutarci a riconoscere in quali momenti e con quali azioni possiamo spingerci verso l’uno o l’altro aspetto, più spirituale o più terreno, che non dobbiamo immaginare in contrapposizione, ma per lo più complementari. 

Offrire un fiore di loto, a noi stessi, agli altri, all’universo, è un piccolo prezioso gesto di gratitudine che aiuta a forgiare un animo più generoso e accogliente. Potremmo stupirci di quanto questo gesto possa cambiare la percezione di noi stessi e degli altri, di quanto possiamo ricevere in cambio i migliori sentimenti che, altrimenti, spesso rimangono oscurati da meccanismi di paura, ostilità, invidia, indifferenza. La gratitudine è sempre ripagata. E’ allora che qualcosa o qualcuno ci viene in soccorso nei momenti in cui siamo percorsi da pensieri poco luminosi. Un gesto fatto con purezza d’animo che può rompere uno schema, sbloccare una situazione, attivare un’energia diversa e positiva. Un gesto vincente.

Girare la ruota, attivando sistemi diversi, simultanei o non, quali lo slancio, il ritmo, la leggerezza, la rapidità, l’energia, le pause, il respiro, acquisendo il significato di quanto stiamo vivendo o imprimendo nuovi impulsi. Girare la ruota come presupposto indispensabile per essere maggiormente presenti a noi stessi e non succubi degli eventi.

Osservare l’universo e i suoi fenomeni, ritrovandoli nel nostro mondo interiore con maggiore limpidezza di visione. E’ la possibilità di depurare la nostra mente da false intenzioni, convincimenti, inutili credenze e di ricavare insegnamento dagli eventi passati, osservandoli sotto una luce diversa, in uno stato di maggiore quiete.

La pazienza dell’elefante bianco, che non è la pazienza del momento, bensì quella che arriva a permearci interiormente e ad esprimerci senza affanno nel far fronte agli eventi. E’ probabilmente quella che contraddistingue il vecchio saggio oppure le anime semplici, pacate, che si nutrono dell’essenziale. Chissà se qualcuno di noi è mai venuto a contatto con esseri dotati di siffatta pazienza. In ogni caso, credo valga la pena di ricercarla perché si tratta di quella più rara e raffinata.

Il volo del gabbiano rappresenta la spinta nel far emergere le qualità insite in ognuno di noi, tendendo all’evoluzione, rendendo così onore al nostro mondo spirituale.

Il cuore senza paura é tutt’altro che un cuore incosciente ed impulsivo; è invece un cuore conscio del nucleo vitale e della forza insiti in ognuno di noi e che ci si rivelano spesso solo dopo molta fatica e impegno. E’ un cuore segnato da piccole grandi incrinature ma leggero e impavido che può manifestare i suoi attributi migliori senza ombra di mistificazione.

Sei movimenti meravigliosi che planano dolcemente nel profondo.
  

Felicita - VCI Centro Hoành Son (Trento)

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